Come stanno gli oceani?
Male e se hai visto “Seaspiracy” su Netflix sai che lo sostengono tutti coloro che lo vivono: i pescatori, le associazioni che si occupano di difesa dell’ambiente, i climatologi e ricercatori, perfino i surfisti
Quasi il 90% delle riserve marine di pesce nel mondo sono state sfruttate totalmente, anche oltre le loro capacità, o sono totalmente esaurite.
A questo si aggiunge, secondo il WWF, il fatto che ogni anno, 100 milioni di tonnellate di plastica vengono scaricate in natura e un decimo di esse finisce in mare.
Milioni di tartarughe marine, uccelli e mammiferi muoiono intrappolati o soffocati dalla plastica dopo averla ingerita.
Ridotta in frammenti sempre più piccoli, la plastica finisce anche nei nostri piatti, mettendo in pericolo la nostra salute.
Dalla zuppa di pesce alla zuppa di plastica il passo è breve.
Nell’Oceano Pacifico esiste “l’isola di spazzatura”, grande come la penisola Iberica e fatta interamente di rifiuti di plastica, il cui smaltimento nelle acque è la causa della decrescita delle balene da 2,6 milioni a 800 mila, dagli inizi del ‘900 ad oggi.
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